Descrizione
Secondo l’OMS, le malattie infettive emergenti sono classificate come “malattie causate da agenti patogeni recentemente identificati o precedentemente sconosciuti che causano problemi di salute pubblica a livello locale e internazionale”.
In questo contesto, l’opportunità progettuale di Partenariato Esteso (PE) sul tema delle malattie infettive emergenti e riemergenti con potenziale epidemico/pandemico offerta dal Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (NRRP), rappresenta un formidabile strumento per:
- colmare le lacune nella conoscenza delle caratteristiche biologiche su patogeni ad alta diffusibilità con un approccio multidisciplinare “built-in”;
- migliorare il livello delle conoscenze di base sui patogeni altamente diffusibili e, nel caso delle malattie trasmesse da vettori (VBD), sui loro artropodi vettori.
- creare un quadro e un’infrastruttura per il monitoraggio sistematico centralizzato delle caratteristiche genomiche e dell’evoluzione di molteplici agenti patogeni con potenziale epidemico circolanti nell’uomo, negli animali e nell’ambiente;
- studiare la circolazione di microrganismi patogeni nell’interfaccia uomo-animale (sia domestico che selvatico) e il rischio di eventi di spill-over;
- definire protocolli condivisi per l’attuazione di misure di monitoraggio e contrasto attraverso l’applicazione di strumenti innovativi – realizzare una rete e un’infrastruttura per il monitoraggio sistematico centralizzato di marcatori clinici comprendenti la gravità clinica negli adulti e nei bambini, le risposte immunitarie, nonché le differenze di genere;
- superare i limiti delle procedure di sviluppo preclinico/clinico e di produzione di nuovi farmaci con nuove soluzioni tecnologiche – stabilire efficaci reti e risorse di competenze multidisciplinari;
- mettere a punto strumenti avanzati che ottimizzino l’uso di dati provenienti da più fonti per l’allarme precoce dell’infezione, la valutazione del rischio e per la definizione delle priorità degli interventi di sanità pubblica per migliorare la preparazione generale del paese verso potenziali minacce infettive emergenti (e riemergenti) per la salute pubblica.

Obiettivi e risultati attesi
L’IBB vanta una pluriennale esperienza nel campo della biologia strutturale applicata alle malattie infettive. Il gruppo della Dr Berisio ha pubblicato oltre 120 pubblicazioni su questo argomento e ha ottenuto numerosi finanziamenti Europei. Utilizziamo un approccio multidisciplinare, attraverso l’integrazione della biologia molecolare con la biologia computazionale e strutturale, la biochimica e la biofisica. Questo focus molecolare è integrato attraverso una rete di interazioni con un partenariato europeo con know-how in immunologia, batteriologia e virologia.
L’uso degli antimicrobici, anche quando appropriato, crea una pressione selettiva per gli organismi resistenti. Pertanto, agenti patogeni che sembravano sotto controllo riemergono in forme resistenti ai farmaci, e la loro progenie diventa rapidamente il tipo dominante in tutta la popolazione microbica. La crescente diffusione di specie multiresistenti (MDR) è stata identificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una delle tre maggiori minacce per l’umanità. Tra i patogeni emergenti più temibili c’è un gruppo di sei patogeni nosocomiali (Enterococcus faecium, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa ed Enterobacter spp.) denominati con l’acronimo ‘ESKAPE’ perché capaci di ‘sfuggire’ all’azione biocida degli antibiotici classificato come estremamente importante per la medicina umana. Tra i batteri ESKAPE, tre sono i più problematici, la Klebsiella pneumoniae Gram-negativa (Gram-) altamente resistente, l’Acinetobacter baumannii e lo Pseudomonas aeruginosa, tutti tipicamente associati a infezioni in pazienti ospedalizzati gravemente malati e considerati CRIICI dall’OMS. Gli obiettivi principali dell’IBB in INF-ACT si concentrano sui patogeni batterici e virali emergenti per produrre valide soluzioni terapeutiche che costituiscano un’alternativa agli antibiotici. Questi includono antigeni vaccinali, adiuvanti farmacologici che invertono la resistenza batterica e molecole originate dai fagi.
Nell’ambito di INF-ACT vengono affrontati anche i virus emergenti. L’IBB ha condotto diversi progetti sulla comprensione del meccanismo d’azione della SARS-CoV-2. In INF-ACT, IBB identificherà strategie per affrontare, oltre alla SARS-CoV-2, virus emergenti come il virus del Nilo occidentale e il vaiolo delle scimmie.
Proponenti ed Enti coinvolti
- Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
- University of Pavia (UniPV)
- University of Padua (UniPD)
- University of Catania (UniCT)
- Italian National Institute of Health – Istituto Superiore di Sanità (ISS)
- University of Milano (UniMI)
- University of Rome “Sapienza” (UniSAP)
- University of Bologna (UniBO)
- Association of Italian Veterinary Public Health Institutes – Associazione Istituti Zooprofilattici Italiani (AIZS)
- Fondazione Bruno Kessler (FBK)
- University of Siena (UniSI)
- University of Cagliari (UniCA)
- University of Naples “Federico II” (UniNA)
- University of Bari “Aldo Moro” (UniBA)
- University of Turin (UniTO)
- Humanitas University (HUniMED)
- Fondazione Istituto Nazionale di Genetica Molecolare, Milano (INGM)
- Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” IRCCS, Milano (IRFMN)
- IRCCS Sacro Cuore Don Calabria Hospital, Negrar, Verona (ISCDC)
- Fondazione Policlinico Campus Biomedico (FPCBM)
- Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR)
- Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC)
- IRBM S.p.A.
- Bambino Gesù Children’s Hospital – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG)
- Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT)